Riportiamo qui sotto un articolo molto interessante che discute (non senza ironia) alcune domande e alcune risposte presenti nei primi test del TFA.

Forse non tutte sono opportune…ma lasciamo a voi i commenti!

di Ave Battistelli Calavalle – Dopo il tunnel della Gelmini, il test di Profumo

Il ministro Profumo non perde occasione di parlare di merito. Sostiene in ogni modo, a parole, la questione del merito nella scuola, sottolineando che deve iniziare l’era del merito, o meglio continuare, perché afferma di voler portare avanti il lavoro del ministro precedente. E già dalla prima volta che ho ascoltato questa sua dichiarazione è nato in me il sospetto che anche con questo ministro la scuola tempi migliori per ora non ne vedrà.

Lo stesso ministro Profumo in più occasioni ci ha anche deliziato col racconto di come finalmente venga premiato il merito fra i suoi diretti collaboratori. E ne venga premiata la giovinezza, che non si sa come è diventata un valore di per sé. Ricordo ad esempio una puntata di Ballarò (programma Rai) del 5 giugno 2012, in cui lodava il suo gruppo di sei collaboratori appositamente assunti, tutti giovani, neanche a dirlo. E, così richiedeva il bando, esperti in nuovi media, e-government, open data, social innovation.

Ora, il mio primo consiglio al ministro è questo: la prossima volta che sceglierà dei collaboratori provi a lasciar perdere il requisito della giovane età, e scelga una solida preparazione, a qualunque età essa corrisponda. E prenda in considerazione anche altre discipline, oltre a quelle più di moda: pensi ad esempio a geografia, lingua italiana, matematica. E a molte altre.

Dopo questa doverosa premessa, passiamo al test di ammissione al TFA, che per chi lo sta sostenendo in questo caldo mese di luglio non ha niente da invidiare come assurdità al tunnel per i neutrini di gelminiana memoria. A cui almeno erano seguite delle dimissioni. Non del ministro, che non se ne assunse la responsabilità, ma del suo portavoce Massimo Zennaro. Ora io chiedo la stessa cosa: individuazione di responsabili, e dimissioni. Motivi ce ne sono, eccome.

Il TFA, ovvero Tirocinio Formativo Attivo, è l’anno di formazione ulteriore ormai indispensabile per accedere ai futuri concorsi per docenti di scuola secondaria. La sciatteria e la mancanza di cura con cui è stato preparato questo test, che è la prima prova della lunga selezione per l’accesso a quest’anno di formazione, la dicono lunga sull’attenzione dedicata alla scuola, anche da parte del “suo” stesso Ministero. La qualità delle domande formulate era assolutamente inadeguata allo scopo. Si potrebbe scrivere un romanzo sugli errori commessi da chi ha formulato domande e risposte, ma voglio iniziare da una domanda della classe di concorso A039, geografia, il cui test ho sostenuto il 19 luglio in Urbino.

Già la domanda sui padri di una certa disciplina certo non si caratterizza per rigore metodologico. Proporla a dei laureati, a volte plurilaureati, spesso specializzati, in un test a risposta multipla indica come minimo una certa ingenuità epistemologica. Ma addirittura escogitare una trappoluccia in cui cercare di far cadere quanti più candidati possibile è qualcosa sulla cui eleganza non mi esprimo. Questo è successo nel test di geografia, in cui un anonimo compilatore, chissà quanto fiero di avere escogitato un cotanto mefistofelico tranello, ha formulato il siffatto quesito:

Tra i padri della moderna geografia viene annoverato:

A) Friedrich Ratzel

B) Galileo Galilei

C) Wilhelm von Humboldt

D) Charles Darwin

Ora, per chi non lo sa, il padre della geografia moderna è dai più considerato von Humboldt, mentre generalmente si dice che Ratzel è il padre della geografia umana e della geografia politica. Ma – attenzione! qui viene il bello – von Humboldt aveva un fratello, Wilhelm von Humboldt, filosofo, linguista e letterato, fratello che certo non può essere considerato il padre della geografia. Posso vedere il redattore del quiz fregarsi le mani soddisfatto, posso vedere il lampo di contorta gioia brillare nei suoi occhi: trovato! chissà quanti, presi dall’emozione, con un’intera batteria di test a cui rispondere, e soprattutto in considerazione del fatto che si potrebbe dire che von Humboldt viene davvero considerato il padre della geografia moderna, ancor più di Ratzel, sbaglieranno risposta.

Il malizioso redattore in questione però sembra ignorare del tutto la circostanza non opinabile che il geografo von Humboldt (non il fratello, ma il geografo) che per brevità è detto Alexander von Humboldt, si chiamava “in realtà” Friedrich Wilhelm Heinrich Alexander von Humboldt. E il fratello linguista si chiamava “in realtà” Friedrich Wilhelm Christian Carl Ferdinand von Humboldt.

Entrambi Friedrich, ed entrambi Wilhelm, è inconfutabile. Anche il fratello geografo.

Così vede, ministro, la mia risposta, e quella di tanti geografi come me, Wilhelm von Humboldt, non è sbagliata, anzi. È la “sua” domanda che è sbagliata.

Meglio avrebbe fatto il redattore a usare maggior cautela, limitandosi a formulare domande relative a geografi italiani, con un numero di nomi sensibilmente inferiore, possibilmente non maggiore di uno.

Così ci ritroviamo ad essere giudicati da ignoranti (in senso etimologico) che si credono più furbi di noi. Per questa domanda, per altre del mio test, per altre di altri test, per l’intero contesto, mi sia concesso di definire questa prova di accesso al TFA un esempio di scarsa qualità.

Ci sono decine di altre domande, nel test della A039 – alcune le riporto in appendice, con le mie considerazioni -, negli altri test già somministrati, e a questo punto è lecito attendersi anche nei test futuri, errate, male impostate, assurde, risibili, o francamente raccapriccianti. Non si tratta dunque di un caso isolato. Per questo, visto il Decreto Direttoriale 23 aprile 2012 n. 74, contenente le Indicazioni operative per le prove di selezione di cui all’articolo 15 del decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 10 settembre 2010, n. 249, poiché il Ministero si definisce “responsabile della definizione dei contenuti e delle modalità di svolgimento del test preliminare”, visto che il test “è predisposto da una commissione di ispettori ed esperti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”, visto che, secondo lo stesso Ministero, “il test comprende 60 domande, ciascuna formulata con quattro opzioni di risposta, fra le quali il candidato deve individuare l’unica esatta.”, chiedo al ministro di indicare i nominativi degli esperti che hanno redatto le 60 domande per le varie classi di concorso, e, in caso di persone non note, di fornire i curricula o le altre motivazioni per cui sono stati scelti per un compito così delicato e importante. Personalmente, spero quanto prima di poter verificare chi ha formulato le domande per la classe di concorso A039, geografia, e in particolare la domanda su uno dei padri della geografia moderna.

Io ho risposto von Humboldt. Ricordavo vagamente, e poi ho scoperto di ricordare bene, che avesse molti nomi, fra cui anche Wilhelm. Ma molto, molto, molto più che al mezzo punto della domanda, sono interessata a conoscere il nome del genio che l’ha formulata. E ne chiedo semplicemente le dimissioni, insieme a tutti gli altri che hanno formulato domande di qualità cosi scadente. Merito dev’esserci, e merito ci sia. Ministro, inizi dal suo ministero. Grazie.

APPENDICE

Ecco un piccolo florilegio delle domande secondo me più incredibili del test della A039. La risposta ritenuta esatta dal Ministero è stata, nel file con le soluzioni, situata in posizione A.

12. Quando in Italia sono le 15, a Tokyo:

A) è notte

B) è mattina

C) è l’alba

D) è pomeriggio

Attenzione: non ci stiamo chiedendo se è una domanda adatta a un alunno di prima elementare, ma se è una domanda di livello post-universitario. Questa può mai essere una domanda per un geografo? Una domanda che collega un orario ben definito a concetti di uso comune, ma altamente imprecisi, come notte, mattina, alba, pomeriggio? Ma i redattori non sanno che i momenti dell’alba e del tramonto variano di giorno in giorno, durante l’anno? E non sanno che esistono forti varianti culturali nel definire la notte, la mattina, il pomeriggio? E non pensano all’”ora legale”, che oggi l’Italia applica, ma il Giappone no? Si poteva collegare l’ora italiana all’ora di Tokyo, nella doppia versione (orario estivo – orario invernale). Oppure, visto che suppongo si volesse fare una domanda sul moto di rotazione terrestre, la si doveva fare. Volete fare una domanda sul moto di rotazione terrestre? Fatela. Non osate? E come mai? Non avrete mica problemi di timidezza? In tal caso, però, risolveteli. Prima di scrivere il test, possibilmente.

13. I meridiani sono:

A) infiniti

B) 90

C) 180

D) 360

Aiuto!!! Com’è possibile che una persona che prepara un test si vada ad infilare in questa strada senza uscita? Anzi, con tre uscite possibili. I meridiani matematicamente sono infiniti, e geograficamente sono 180 meridiani + 180 antimeridiani, che possono anche essere considerati 360 meridiani. A scopo geografico non ci servono meridiani infiniti, ci serve un’unità di misura angolare, e così prendiamo in considerazione i meridiani che vanno di grado in grado, analogamente a ciò che facciamo coi paralleli. Provate a dare un senso a un parallelo qualsiasi, altrimenti. Il trentaduesimo, ad esempio. Vorrei vederlo, il redattore della domanda, partire dall’equatore e contare uno a uno i paralleli matematicamente infiniti, che si trovano a infinitesimi di distanza l’uno dall’altro: vorrei vederlo contarne trentuno per arrivare al trentaduesimo. Praticamente rimarrebbe lì, sull’equatore, a trentadue infinitesimi di distanza da dov’è partito.

17. L’indice della mobilità della popolazione:

A) è il rapporto, espresso per mille, tra la gente che si è spostata e la popolazione totale

B) è il rapporto, espresso per mille, tra il numero di emigrati e la popolazione totale

C) è il rapporto, espresso per mille, tra il numero di immigrati e la popolazione totale

D) è il rapporto, espresso per mille, tra il numero di emigrati e il numero di immigrati

Gente che si è spostata? Gente che si è spostata?!?!? Io studio da una vita, e mi trovo in una domanda sugli indicatori statistici la dicitura “gente che si è spostata”? Cosa caspita significa? Lascio perdere “gente”, perché durante il test solo il non voler disturbare gli altri partecipanti mi ha trattenuto, ma è stato difficile, dal ridere almeno per dieci minuti. Gente. Ancora non ci posso credere.

Ma “spostata”? Cosa significa “che si è spostata”?  Si vuole alludere al fatto che l’essere umano, a differenza, che so, degli alberi, o dei beni immobili, si sposta, a meno che non abbia gravi malattie, o non sia uno stilita, o in pochi altri casi? Si parla di spostamenti per studio, per lavoro, per diletto? Spostarsi per fare la spesa vale? Ci si riferisce a persone che hanno utilizzato un qualunque mezzo di trasporto? Ma solo i residenti? O anche i domiciliati in un certo luogo? E i turisti, valgono? O si parla di mobilità anagrafica? Di cambiamenti di domicilio? O di residenza? Com’è possibile essere così imprecisi?

E questa gente che si è spostata, dov’è andata? Torna? Non torna? Esce o entra? Va o viene? E i casi di andata e ritorno, vengono considerati? Non si sa.

Ci sono pagine e pagine, di grande interesse, scritte sui vari indicatori relativi alla mobilità residenziale, che affrontano problemi quali la differenza fra statistiche anagrafiche e statistiche di stato civile, l’aspetto delle presenze e assenze temporanee, e ci sono pagine e pagine, altrettanto interessanti, sulla geografia dei trasporti, con i tassi, i flussi numerici, i flussi direzionali, e i problemi di rappresentazione cartografica. Tutte questioni assolutamente sconosciute al nostro anonimo redattore, che però non si tiene prudentemente lontano dall’argomento, ma architetta una domanda dalla risposta davvero memorabile: “gente che si è spostata”.

O forse si intendeva la parte di popolazione che ha percorso il tristemente famoso tunnel insieme ai neutrini?

24. Secondo l’Istat la popolazione attiva è:

A) la somma delle persone occupate, di quelle disoccupate alla ricerca di nuova occupazione e delle persone in cerca di prima occupazione

B) il numero delle persone occupate

C) il numero delle persone occupate, meno quelle disoccupate

D) il numero delle persone comprese tra 18 e 60 anni

Anche qui il redattore ha evidentemente provato a farsi beffe dell’esaminando, cercando di farlo confondere, ma rimanendo a sua volta beffato. L’Istat definisce la popolazione “in età attiva” come quella fra i 15 e i 64 anni, e definisce con la risposta A la popolazione “economicamente attiva”. Se non viene specificato l’ambito economico, questa domanda è priva di senso. L’economia non è l’unico punto di vista possibile nella descrizione dell’universo, nonostante qualcuno lo pensi.

28. Tra i padri della moderna geografia viene annoverato:

A) Friedrich Ratzel

B) Galileo Galilei

C) Wilhelm von Humboldt

D) Charles Darwin

Ne ho parlato sopra.

48. Le indicazioni relative alla presenza delle cosiddette “Strade dei vini e dei sapori” sono meglio riconoscibili:

A) nelle carte turistiche

B) nelle carte stradali, comprese tra 1:800˙000 e 1:1˙000˙000

C) nelle piante turistiche

D) nelle carte escursionistiche

Risposta: dipende. In queste quattro, e anche in altri tipi di carte, e ad altre scale. Ci sono oggi “strade dei vini e dei sapori” riportate in atlanti stradali, e in carte di tutti i tipi possibili, a scala continentale (stanno nascendo “strade dei vini e dei sapori” europee”), nazionale, regionale, provinciale, comunale. Queste strade possono essere proposte per un’escursione caratterizzata da tappe enogastronomiche, per un itinerario di più giorni da percorrere in auto, o per qualunque altro progetto turistico, con cartografia relativa. Veramente chi ha scritto questa domanda ha un orizzonte intellettuale e personale molto, molto, molto limitato.

[Per la cronaca, io il test l’ho sicuramente passato, anche se ho risposto von Humboldt. Non è quello il punto, non parlo per interessi personali. Giusto per chiarire]

Giuseppe – Carissimi, scrivoi per segnalare alcuni dubbi, anomalie se non inesattezze relativamente ad alcuni quesiti relativi al tfa della cdc A039 Geografia: 1) Nome di uno dei padri della geografia moderna: risposta miur Ratzel in quanto il vero padre Alexander von Humboldt e’ stato inserito con un nome diverso “Wilhelm”, nome che tuttavia compare tra i diversi nomi del geografo tedesco! Pertanto ritengo che von Humboldt debba essere considerata risposta corretta cosi’ come riportato in tutti i testi e compendi di geografia.

2) Forma della attuale situazione demografica italiana. Risposta miur “fuso” mai riscontrato sui testi di mia conoscenza mentre molti libri fanno riferimento ad altre forme quali “mitria” (o a botte) presente nelle risposte e quindi da considerare comunque corretta a mio parere.

Ambiguita’ sono presenti in altre domande ma le due sopra segnalate sono incontrovertibili! Spero in un’attiva collaborazione da parte vostra e ringrazio per l’attenzione che vorrete riservare alla presente segnalazione.

Federica – Egregi, in aggiunta alle considerazioni già postate sul sito di Orizzonte scuola, mi permetto di segnalare alcune osservazioni sui seguenti quesiti:

Quale di queste piante può essere considerato emblema del clima mediterraneo?
A) Ulivo
B) Grano
C) Vite
D) Arancio

Emblema di che tipo (culturale , religioso…) e per chi (Unesco, organismi nazionali, associazioni non gov) ?

La definizione di emblema (ampiamente qualitativa e in questa sede non ben costanziata, era preferibile superficie coltivata, quantità di prodotto) non mi sembra soddisfacente nella sua associazione al clima mediterraneo nel Mondo, che,come è noto, è presente non solo nei paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, ma riguarda il Cile, la California, l’Australia e il Sud Africa. Perchè allora la vite per i produttori di vino non può essere emblema di una concorrenza globale tra territori , vista la concorrenza ai vini italiani fatta da quelli cileni, californiani ecc..

In aggiunta segnalo il quesito sulla definizione di turismo sostenibile. Secondo l’OMT “Lo sviluppo del turismo sostenibile risponde ai bisogni dei turisti e delle regioni che li accolgono, tutelando e migliorando le opportunità per il futuro. Deve tradursi in una gestione integrata di tutte le risorse che permetta di soddisfare i bisogni economici, estetici e sociali, e contemporaneamente preservi l’integrità culturale, gli ecosistemi, la biodiversità e le condizioni di base per la vita”. Nel 2004 la definizione viene puntualizzata mediante l’individuazione di tre prerogative irrinunciabili del turismo sostenibile:

l’uso ottimale delle risorse naturali, che devono essere preservate; il rispetto dell’identità socio-culturale delle comunità ospitanti e il contributo alla comprensione e tolleranza inter-culturale; l’equa distribuzione dei benefici socio-economici sia in termini di occupazione che di servizi sociali.

Inoltre il turismo sostenibile deve essere un processo partecipato e costantemente monitorato ed infine deve garantire un alto livello di soddisfazione per i turisti.

La risposta che viene da voi segnalata come corretta non soddisfa i principi proprosti a livello di comunità internazionale Andrebbero integrate insieme sia la A e la B (paesaggio e biodiversità). Mancherebbe comunque ancora il ruolo dei turisti del tutto obliterato.

Per turismo sostenibile si intende:

A) una gestione delle attività turistiche attenta agli effetti ambientali, alla ricaduta economica e agli equilibri socio-culturali della popolazione ospitante
B) una gestione dell’offerta turistica territoriale attenta all’impatto ambientale e all’alterazione del paesaggio prodotto dalle infrastrutture turistiche
C) la pratica di un turismo interessato alle ricadute del proprio comportamento per agire di conseguenza
D) una politica del turismo attenta ad adeguare l’offerta turistica ricettiva locale alla domanda turistica

Grata per l’attenzione, saluto cordialmente

M.I. – La domanda 22 sulla “piramide delle età” italiana: la piramide attualmente si può dire a forma di mitria e non a forma di fuso (come era agli inizi degli anni ’90). Pertanto questo quesito risulta totalmente errato!

La domanda 9: il concetto di desertificazione ha centinaia di definizioni, tra cui quella che le riassume non è di certo la definizione data dall’UNCCD nel 1994 (riportata come risposta esatta) in quanto non universalmente riconosciuta, come si evince anche dalla pagina in inglese di Wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Desertification

La domanda 43: la definizione di regione turistica, poco (o per niente) chiara nelle risposte del test, vedi http://en.wikipedia.org/wiki/Tourism_region

La domanda 29

la classificazione di Koppen presenta notevoli ambiguità, come si può notare nel documento

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=koppen&source=web&cd=12&ved=0CIEBEBYwCw&url=http%3A%2F%2Fwww.smfn.unisi.it%2Fsmfn_lauree%2Fview_matdid.php%3Fid%3D1673&ei=5qkPUPSNPPPT4QSyvIGoBA&usg=AFQjCNGrWUGGfsbTtm0cYo7vtBa1mxOVrA&cad=rja

La domanda 57

di comprensione del testo: nessuna delle risposte sembra essere corretta; anche il “momentaneamente” aggiunto in quella corretta rispetto al testo originale sembra voler depistare piuttosto che aiutare.

(http://diventareinsegnanti.orizzontescuola.it)

»

  1. Alessia De Nardi ha detto:

    Io non ho partecipato al TFA, ma leggendo i quesiti sono rimasta veramente allibita leggendo l’espressione “gente che si sposta”…. ma neanche fossimo al bar!!

  2. geo deluso ha detto:

    Non ho paroloe io!!!!!!! è quasi un “insulto” a noi laureati in geografia che sappiamo a memoria chi è il padre della nostra disciplina!!!!!!!

  3. Fanés ha detto:

    La boria dei tecnici minsteriali e pari alla loro ignoranza

  4. Michele Castelnovi ha detto:

    Concordo. Il machiavellismo sul “Wilhelm” von Humboldt merita una bella lavata di capo – dimissioni forse no, però uno shampoo ci sta tutto.

  5. Raffaella ha detto:

    Ringrazio per la visibilità data all’articolo e la libertà che lasciate per postare i commenti. Ma, sinceramente, l’Aiig sarebbe chiamata a commentare. Eccome!

  6. pilota ha detto:

    e’ l’italia dei puffi …puffi ubriaconiin cui le domande sono approssimative e le risposte devono essere ….possono essere tutte chi va a verificare ? una risposta assurda ad una domanda assurda….

  7. Giovanni ha detto:

    Ecco un altro articolo simile segnalatoci su Facebook: http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=38296&action=view

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